
31 Lug Un principe del Syrah chiamato Kaid
(Pubblicato su Giornale di Sicilia il 31 Luglio 2008)
Le grandi verticali. Abbiamo assaggiato 7 edizioni di questo vino prodotto dall’azienda Alessandro di Camporeale. Il millesimo 2003 il più buono, ma non è da trascurate il 2006.
L’azienda è nata con questo rosso, uno dei primi Syrah in purezza mai prodotti in Sicilia. Ed ancora oggi se dici Kaid, pensi alla piccola e grintosa cantina dei fratelli Alessandro di Camporeale. Oggi 125 mila bottiglie, quattro etichette in tutto (dove l’ultimo arrivato è il Syrah da vendemmia tardiva, unico nel suo genere), ma a dare lustro a tutto è soprattutto il Kaid diventato in poco tempo un vino-cult. La prima annata è quella del 2000 e ne vennero fuori appena 14 mila bottiglie, l’ultima, il 2006 è ancora in bottiglia e finirà sugli scaffali delle enoteche a partire dal prossimo autunno. Il prezzo di vendita è sui 14 euro. Il Kaid è ottenuto dalle uve di un vigneto impiantato nel 1989 nelle colline che guardano Camporeale, in provincia di Palermo, a circa 400 metri di altezza sul livello del mare. Il terreno è argilloso-calcareo. Il Kaid è un vino – come ricorda Anna Alessandro, titolare della cantina – che trascorre una decina di mesi in barrique. Ma l’uso di botti grandi negli ultimi anni ha un poco modificato l’impatto gustativo, ci tiene a sottolineare Vincenzo Bàmbina, enologo della cantina. L’andamento climatico in questi anni ha subito pochi sbalzi. Le temperature torride si sono registrate solo in un paio di occasioni, le escursioni termiche sono sempre significative. A degustazione completata l’annata 2003 è quella che ci ha convinti di più e pertanto è quella che ha ottenuto il punteggio più alto, 91/100. Il Kaid si conferma un vino molto mediterraneo, solare, che non tradisce, nonostante la versatilità, un certo legame col territorio, soprattutto longevo, in controtendenza rispetto a Syrah di altre zone.
Nell’articolo di seguito punteggi e commenti per ogni singola annata.
2006
87 Annata mite, maturazioni lunghe, vendemmia postcipata. Il vino offre un colore rosso rubino intenso, note evidenti di frutta e viola al naso con sfumature ancora violacee, leggera acidità al palato, un po’ minerale. Ha la stoffa del vino longevo, ancora troppo giovane per essere bevuto. Si farà.
2005
86 Estate non troppo calda ma poco piovosa. Dal colore rosso rubino con accenni a riflessi aranciati, al naso un po’ erbaceo. Al palato tannini quasi friabili, nota di carruba e finale lungo e fruttato.
2004
80 Annata molto calda, maturazioni veloce. Il vino è rosso rubino con riflessi aranciati. Al naso profumi evoluti, prugna e frutta sotto spirito. In bocca frutta matura, un po’ legnoso, molto corposo.
2003
91 Quella del 2003 è stata un’annata un po’ piovosa, maturazione lenta dell’uva, vendemmia postcipata al 10 settembre. Rosso con lievi riflessi aranciati. Dopo un’opportuno arieggiamento offre profumi di frutta matura e confettura. Al palato molto morbido e vellutato con un eccellente rapporto alcol-acidità-tannini, note speziate di grande eleganza, ottima armonia, ancora vivo.
2002
86 È stata un’estate molto calda e siccitosa che ha portato a maturazioni un po’ affrettate dell’uva. Al naso un po’ chiuso, al palato note di frutta sotto spirito, intenso con evidente nota amarognola nel finale.
2001
87 Annata mite, in primavera qualche pioggia più del solito, vendemmia nei tempi programmati. Al naso un po’ di ridotto con evidenti note di marasca. In bocca armonico, giustamente tannico, un po’ evoluto.
2000
80 Annata molto calda, scarse escursioni termiche. Rosso con evidenti riflessi aranciati, al naso frutta sotto spirito. Al palato un po’ troppo evoluto, al restrogusto lascia intense note di confettura e piccoli frutti di bosco.