Chi siamo prova

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ALESSANDRO DI CAMPOREALE

PASSIONE DA GENERAZIONI

 

Una famiglia impegnata in viticoltura sin dai primi del 900, che vede nei fratelli Rosolino, Antonino e Natale, affiancati dai figli Anna, Benedetto e Benedetto, gli artefici di una rivoluzione produttiva centrata sul vigneto e sulle buone pratiche enologiche, che ha dato vita a vini di grande impatto e struttura, morbidi, eleganti e di grande equilibrio.

Vini che nascono in vigna, tra i filari e dalla passione delle persone che lo conducono.

Alessandro di Camporeale è un’azienda dove le nuove generazioni riscoprono l’orgoglio della propria identità, condividendo un progetto produttivo che ha solide radici nella storia di questa famiglia. Sono i tre cugini Alessandro, il futuro di questa Cantina che, con loro, si rinnova e guarda con nuova passione e speranza al terzo millennio. Da Anna, responsabile dell’enoturismo e dell’amministrazione, a Benedetto, l’enologo che segue tutto il processo produttivo, in vigna come in cantina, all’altro cugino, pure lui Benedetto, responsabile del marketing dell’azienda di famiglia. Nuove risorse umane e nuove specializzazioni per proseguire, con fiducia, una storia aziendale diventata l’emblema di un territorio vitivinicolo di grande pregio.

LA NOSTRA FORZA

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Benedetto Alessandro

Enologo
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Anna Alessandro

Enoturismo e Amministrazione
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Benedetto Alessandro

Marketing Manager
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Natale Alessandro

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Rosolino Alessandro

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Antonino Alessandro

IL VIGNETO

Gesti meticolosi

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In un territorio posto tra 400 e 600 metri sul livello del mare contraddistinto da un clima mite ma non arido con significative escursioni termiche tra il giorno e la notte si estendono i 40 ettari di vigneto, su un totale di 50, di cui 2 destinati alla produzione di olio. È in questi terreni argillosi e calcarei che la famiglia Alessandro punta alla valorizzazione di varietà autoctone, come Nero d’Avola, Catarratto e Grillo, e di varietà internazionali come Syrah e Sauvignon Blanc che si sono ben adattate al territorio di Camporeale.
I metodi di allevamento privilegiano il sistema a spalliera con cordone speronato per le varietà a bacca rossa; per quelle a bacca bianca, invece, è stato scelto un sistema a spalliera allevato a Guyot.

Tutte le attività sulla vite sono condotte manualmente: dalla potatura verde, cimatura, defogliazione e diradamento dei grappoli, sino alla vendemmia. Tutto avviene seguendo i principi dell’agricoltura biologica e utilizzando piccoli ma importanti accorgimenti: dalle rose, preziose sentinelle che segnalano in anticipo gli eventuali attacchi di oidio, al sovescio, tecnica che consiste nell’impianto tra i filari di colture erbacee, quali le leguminose, principalmente al fine di favorire la fertilizzazione del terreno e preservarlo da fenomeni erosivi, alle misure a sostegno della biodiversità, come l’impianto di siepi e arbusti o la realizzazione di cumuli di pietre nelle vicinanze dei filari, che consentono l’insediamento di tanti organismi preziosi nel combattere gli attacchi parassitari.

L’esperienza, la profonda conoscenza dei terreni e del vigneto sono da Alessandro di Camporeale una regola di salvaguardia dei valori produttivi
dell’azienda ed una prerogativa per ottenere l’optimum qualitativo.

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LA CANTINA

Vinificazione e affinamento

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È qui che Benedetto, responsabile della produzione, vinifica le uve provenienti esclusivamente dalla tenuta di famiglia, reinterpretando la tradizione enologica siciliana attraverso le moderne tecnologie, esaltando le caratteristiche organolettiche delle uve per ottenere vini di gran pregio, espressioni di uno straordinario territorio.

Costruita nel 2000 secondo le nuove concezioni tecnologiche, la cantina è dotata di moderne attrezzature e locali appositamente termocondizionati, per l’affinamento e la maturazione dei vini. Per il Syrah vengono utilizzati tonneau in rovere francese per un affinamento di circa dodici mesi, cui segue almeno un altro anno in bottiglia a una temperatura costante di 18 °C. Il Sauvignon Blanc, il Catarratto, il Grillo e il Nero d’Avola, rimangono invece per sei mesi in vasche d’acciaio, per poi affinare ulteriormente alcuni mesi in bottiglia.